Ceramica e materiali plastici

PROGETTO  “ FARE PER IMPARARE “
 Obiettivi:
• Sviluppare potenzialità creative, favorendo la comunicazione e l'operatività nel gruppo di
lavoro;
• affinare la sensibilità estetica ed artistica;
• promuovere nell'alunno creatività, estro, spirito d'iniziativa;
• stimolare la collaborazione, il rispetto reciproco;
• rafforzare la fiducia nelle proprie capacità;
• saper utilizzare materiale povero per la realizzazione di manufatti;
• incrementare le capacità d'ascolto e di dialogo;
• sviluppare la fantasia, la capacità d'osservazione e la creatività;
• sviluppare la manualità;
• stimolare la capacità di portare a termine un lavoro pratico.
Tecniche varie:découpage, patchwork, pittura su oggetti, collage ecc.
Beni e servizi: Oggetti in polistirolo, stoffe e passamaneria, spilli, colla, carta decorata, oggetti di ceramica o legno.
Alcune informazioni sul  PERCORSO DIDATTICO del Progetto “LA PLASTICA E IL SUO RICICLO...”
Il percorso ha come fine la conoscenza delle materie plastiche nella loro globalità e complessità, a partire dalle origini della plastica , per proseguire con la conoscenza delle varie materie plastiche con le loro specifiche caratteristiche e nomenclature.
Il progetto riguardo all’ utilizzazione delle materie Plastiche invita i bambini a guardarsi intorno allo scopo di prendere coscienza del fatto che ormai, la maggior parte degli oggetti che ci circonda e che utilizziamo quotidianamente, è fatta di plastica e a cercare di capire i motivi che hanno reso così massiccio l’impiego di tale materiale.
Prima di giungere alle molteplici applicazioni delle materie plastiche, bisogna soffermarsi sui processi di trasformazione dei vari polimeri.
 I bambini vengono coinvolti attivamente.

La plastica

LA PLASTICA:
• CHE COS’E’
• QUANTI TIPI DI PLASTICA ESISTONO
• TRASFORMAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE
• PERCHE’ SCEGLIERE LA PLASTICA
• IMPIEGHI DELLA PLASTICA
• RICICLAGGIO E AMBIENTE
• MOSTRA DI OGGETTI IN PLASTICA
 CHE COS’E’:
LE MATERIE PLASTICHE SONO SOSTANZE ORGANICHE COMPLETAMENTE O PARZIALMENTE SINTETICHE.
I LORO COMPONENTI PRINCIPALI SONO COMPOSTI AD ALTO PESO MOLECOLARE(POLIMERI)LE CUI MOLECOLE SONO COSTITUITE DA UN GRANDE NUMERO DI UNITA’ FONDAMENTALI(MONOMERI),UNITE
DA LEGAMI CHIMICI I POLIMERI Le materie plastiche,in determinate condizioni di temperatura e pressione,subiscono variazioni permanenti di forma.
Si dividono in:
-termoplastici acquistano malleabilità sotto l’azione del calore
-termoindurenti dopo una fase iniziale di rammollimento dovuta al riscaldamento, induriscono in modo irreversibile.

riciclo plastica

RICICLO PLASTICA
 Per permettere di riconoscere in modo chiaro ed immediato il tipo di materiale con cui è costituito l’oggetto riciclabile sono stati pensati dei codici numerici internazionali che il produttore è obbligato ad aggiungere all’interno del simbolo di riciclaggio oltre che una sigla alfanumerica da apporre sotto tale emblema. 
 Anche se i materiali dove compare tale simbolo sono tutti teoricamente riciclabili per alcuni di essi i processi di recupero e di trasformazione risultano alquanto difficoltosi e quindi economicamente svantaggiosi pertanto qualche consorzio di raccolta dei rifiuti urbani chiede di non gettare nel contenitore per il riciclaggio dei tipi di materiale che invece ne avrebbero diritto. L’esempio più comune è quello dei bicchieri e dei piatti monouso realizzati normalmente in polistirene che risulta una plastica riciclabile ma essendo sporca di cibo deve subire un trattamento di lavaggio che rende quindi il processo di recupero economicamente svantaggioso oltre a sollevare problemi di igiene nei cassonetti di raccolta.